Città di parole nasce come “spazio virtuale" a disposizione di chi vive, studia e lavora nel quartiere di Centocelle, per raccogliere e consultare foto, filmati e ducumenti utili a valorizzare risorse storiche, archeologiche e paesaggistiche in esso presenti. Con questo progetto web si intende soprattutto cercare parole nuove in grado di trasformare e innovare questa porzione di periferia urbana.
Attraverso giornate pubbliche di raccoltà di foto, la creazione di mappe e percorsi, la realizzazione di itinerari tematici, si intende trasforma questa periferia in un laboratorio a cielo aperto, in continuo sviluppo, che crei partecipazione alla vita culturale del Municipio Roma V e del Municipio Roma VI, se serve anche sfatando il mito secondo il quale le periferie metropolitane sarebbero prive di storia e cultura.
Cittadini, gruppi o enti, possono partecipare a vari livelli a questo progetto, sia come fruitori dei materiali in esso raccolti, che come produttori di documenti e risorse. Dopo essersi registrati sul sito si potrà suggerire direttamente un punto di interesse sulla mappa, allegare documenti, video o quanto si riterrà più utile per valorizzare questa porzione di città.
Qui si può scaricare la Guida del quartiere centocelle, un primo importante documente realizzato insieme ad una scuola, oppure sfoglialo su ISSUU.com a questo indirizzo.
Questo progetto nasce come attività laboratoriale rivolta a insegnanti e studenti delle scuole delle periferie di Roma, cioè quel contesto in cui la cultura e la socialità muovono i primi passi. In particolare questo format di intervento è stato sperimentato per la prima volta nell′anno 2013-2014 con una classe 3^ della scuola secondaria di primo grado “Giovanni Verga”, dell′Istituto Comprensivo “Largo Cocconi”, situato nel quartiere Centocelle di Roma (Municipio V), grazie al finanziamento di un progetto europeo.
Il laboratorio, condotto dagli psicologi dell associazione Pomerium Onlus, nasce come strumento rivolto alle scuole per connettere la storia, l′archeologia, l′educazione civica e l′educazione ambientale, con l′uso delle moderne teconogie multimediali e il video making, in un laboratorio multidisciplinare in cui l′esplorazione delle periferie urbane diventa esperienza creativa formativa allo stesso tempo. Sullo sfondo la possibilità che le scuole possano fare cultura e promuovere la convivenza al loro interno, in particolar modo in quei contesti periferici in cui sono assenti centri culturali.
Abbiamo scelto di usare il gioco di parole che c′è tra tra words e world, per mettere in evidenza il potere trasformativo che hanno le parole se utilizzate per descrivere emozioni, vissuti e desideri in rapporto al proprio mondo o al proprio contesto di vita, come possono essere la propria scuola o il proprio quartiere. La scuola è un crucivia si culture, persone e rapporti sociali che possono essere raccontati in questo spazio web.
Una linea di sviluppo che si sta già percorrendo con questo progetto è quella di trasformare questo spazio web in un museo virtuale e interattivo della periferia est di Roma, divenendo cioè un punto di riferimento culturale per scuole, famiglie e cittadini in cui raccogliere una consistente quantitià di documenti di qualità utili a creare una nuova rappresentazione di questa porzione della città.
Un grande ringraziamento va ad Alessandro Portelli, docente presso la facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma. Con il suo consenso e con quello della casa editrice Donzelli Editore, facciamo qui esplicito riferimento ad un suo libro intitolato “Città di parole” con il quale, intrecciando fonti bibliografiche, ricerche d’archivio, con interviste a personaggi chiave che hanno vissuto, lavorato o studiato a Centocelle, si ripercorre la storia del quartiere dalla nascita ai giorni nostri. Questo libro è la fonte di ispirazione da cui nasce questo progetto.